20 minuti: AGNO. Lesioni semplici ripetute, ingiuria e minacce. Le vittime, un minorenne simpatizzante di destra e un giovane dei centri sociali, entrambi del Luganese. L’autore è il capo dei Lugano Skin, il gruppo neo-nazi del Luganese della cui esistenza 20 minuti/tio.ch aveva riferito a suo tempo. Ora, è arrivato il decreto d’accusa. Il procuratore Paolo Bordoli ha condannato il 31enne di Agno per lesioni semplici ripetute. Questo per aver picchiato un minorenne simpatizzante del gruppo tacciato di essere «un traditore». Ma non solo. Emerge anche un altro episodio: il “capobranco” sarebbe stato protagonista di una spedizione punitiva nei confronti di un altro giovane, questa volta dei centri sociali. Il pestaggio si è consumato durante una partita di inline-hockey a Cassina d’Agno. Il ragazzo, «colpevole» di giocare con un adesivo di sinistra in mostra sul casco, è stato bersaglio di insulti e minacce e, al termine del match, di un pestaggio ad opera di due membri del gruppo neo-nazi: tra questi, appunto, il 31enne, ora condannato a una pena pecuniaria di 60 aliquote da 70 franchi, sospesa con la condizionale, e a una multa di 700 franchi. dill